
Nell’epoca dei social network e del dominio dell’immagine sulla parola, confermato dal successo di Instagram e app simili, viene spontaneo chiedersi se abbia ancora un senso avere un blog. Il riferimento non è, ovviamente, agli spazi personali, ma blog aziendali, da sempre considerati un ottimo strumento a supporto dei siti web di imprese e brand. Ebbene, ancora oggi i blog svolgono un ruolo molto prezioso, non solo dal punto di vista user – in termini di traffico organico, CTA, engagement, e così via – ma anche dal punto di vista del posizionamento sui motori di ricerca.
Il blog aziendale è un sito web costruito grazie al supporto di un CMS, in genere WordPress, in grado di generare una serie di contenuti informativi, organizzati in modo da apparire come un magazine, o una sezione di notizie online.
A differenza di un sito web statico, il blog aziendale deve essere costantemente aggiornato. In caso contrario, l’effetto che si ottiene è opposto a quello voluto. Pensateci: che impressione potrebbe avere l’utente entrando nella home page di un blog il cui ultimo post risale a tre o sei mesi prima? Insomma, nel momento in cui ci si impegna si deve essere pronti a far fronte a una considerevole mole di lavoro, che non può prescindere dalla produzione di contenuti di qualità.
Programmare tutti i dettagli rende il lavoro più semplice e più rapido, ma soprattutto più efficiente: ecco perché c’è bisogno di stilare in anticipo un piano editoriale. Stilare un piano editoriale è fondamentale non solo per identificare gli argomenti che dovranno essere trattati, ma anche per stabilire la frequenza di pubblicazione.
L’uso di un blog a supporto di un sito web aziendale è foriera di risultati importanti, ma è necessario avere pazienza: non si deve commettere lo sbaglio di attendersi riscontri immediati, dal momento che gli obiettivi potranno essere raggiunti sul medio e sul lungo periodo. Insomma, solo dopo qualche mese è consigliabile iniziare a tirare le somme, ovviamente misurando e quantificando i risultati anche per capire dove si può migliorare e che cosa si può fare per crescere. Mai abbandonare il blog, però: esso è uno strumento prezioso per trovare clienti nuovi e utenti che potrebbero essere alla ricerca di un prodotto specifico o di un certo servizio. In più, i vari post incrementano il numero di accessi sui social network, e quindi le condivisioni. Facebook e un blog non sono strumenti concorrenti, ma anzi si alimentano l’uno con l’altro, soprattutto se si sfrutta a dovere il potenziale virale dei contenuti che si scrivono.
Oggi un blog aziendale può servire anche per conoscere più da vicino la propria nicchia di riferimento, e quindi per esplorare i gusti, le aspettative e i bisogni dei consumatori. Una volta che sono stati identificati gli argomenti che suscitano più interesse, essi possono essere affrontati in vari post che li trattino da punti di vista differenti: ponendo delle domande e suscitando le reazioni dei lettori attraverso opportune call to action, poi, si ha la possibilità di invitarli a esprimersi. Così, si approfondisce la conoscenza delle necessità degli utenti, delle loro attese e delle loro preferenze.
Come si accennava in precedenza, un blog aziendale è in grado di migliorare il posizionamento del sito a cui si accompagna: i motori di ricerca – Google in particolare – prediligono i contenuti sempre aggiornati e che vengono pubblicati con cadenza regolare.
L’importante, quindi, è mantenere una certa periodicità, in modo da essere certi di operare in maniera positiva per il posizionamento. Un aspetto che merita di non essere sottovalutato, poi, è quello dell’autorevolezza: sul web questo è un valore molto importante, che va a incidere direttamente sulla reputazione. Insomma, il blog aziendale è il canale ideale a cui ricorrere per parlare della propria attività e dei propri prodotti, ma anche per mettere a disposizione suggerimenti e dati che potrebbero risultare utili per il target a cui ci si rivolge.
Per ottenere risultati concreti, è indispensabile lavorare sull’engagement, vale a dire il coinvolgimento degli utenti: sarebbe opportuno dare vita a una vera e propria community, non solo attraverso i social network ma anche tramite i commenti sul blog, per instaurare una relazione con i lettori e gli utenti a cui ci si rivolge. La connessione è un elemento di grande valore per il web marketing, ma richiede impegno e dedizione.
Inoltre, è molto importante interagire in modo costante con i propri lettori, il che vuol dire anche rispondere ai loro commenti e soddisfare le loro curiosità. Certo, questo richiede un notevole impegno e un investimento notevole in termini di tempo, ma ben presto ci si renderà conto dei vantaggi che ne derivano e dei risultati che si ottengono. Per suscitare ancora più interazioni, è sempre consigliabile arricchire i post del proprio blog aziendale con video, infografiche e contenuti multimediali, ma anche a interviste ad esperti del settore o case history di successo.
Un timore diffuso è che il blog aziendale possa fare concorrenza al sito – che in realtà dovrebbe aiutare, come se l’uno dovesse auto-escludere l’altro. In realtà, quando ciò accade è perché uno dei due elementi non è stato progettato e sviluppato in maniera corretta, magari perché non è stato valutato con la necessaria attenzione il contesto di riferimento. Un blog non deve mai rimpiazzare un sito, ma si deve integrare con esso. Come fare? Inserendolo in una sottocartella del dominio principale e scegliendo le parole chiave dall’intento di ricerca corretto. Per questo motivo, è sempre bene affidarsi a degli esperti del settore, come BePrime, che sapranno guidarvi verso le scelte corrette!
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