11 Marzo 2021

L’Abc di Google Analytics: i KPI per eCommerce

Chiara Ternullo | Categoria:
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Sono molti gli eCommerce che si affidano a Google Analytics come strumento, e integrazione del CMS in uso, per quanto riguarda la gestione della vendita diretta online e la reportistica interna. Solo in pochi, però, riescono ad utilizzare e a comprendere tutte le statistiche che l’eCommerce avanzato di Analytics mette a disposizione.

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In questo articolo andremo a scoprire quali sono i più importanti KPI per eCommerceIndicatori Chiave di Prestazione – da monitorare attraverso la sezione eCommerce avanzato di Google Analytics

Differenza tra e-commerce e e-commerce avanzato su Google Analytics

Sicuramente, la prima cosa da fare è sottolineare la differenza che sussiste tra l’eCommerce avanzato di Google Analytics e l’eCommerce base. Mentre i report di quest’ultimo si basano sui dati del venduto, quindi relativi al risultato economico delle transazioni, l’eCommerce avanzato restituisce una reportistica dettagliata del cosiddetto customer journey

Mediante eCommerce avanzato Analytics possiamo comprendere il comportamento tipico degli utenti che arrivano sul nostro sito e avere una panoramica completa del processo d’acquisto, grazie ad appositi report che sono in grado di descrivere il funnel di conversione nella sua interezza: ad esempio, sarà possibile scoprire se gli utenti hanno utilizzato dei coupon promozionali, quanto prestano attenzione ai prodotti correlati, e molto altro ancora.

In questo modo, un eCommerce Specialist riuscirà a comprendere al meglio quali aspetti migliorare, quando gli utenti iniziano il percorso di conversione e, in particolare, perché lo abbandonano.

Installare i codici di monitoraggio su Google Analytics

Se avere i dati standard di un eCommerce è piuttosto semplice, per recuperare quelli dell‘e-commerce avanzato viene richiesta l’installazione sul sito di diversi script. Completare un’operazione di monitoraggio eCommerce su Analytics richiede un expertise su più fronti, sapere modificare l’HTML e scrivere codici in JavaScript, che solo uno sviluppatore web competente può vantare. Un professionista saprà indicarvi anche quali plugin e moduli dedicati potranno essere acquistati e installati sul sito per facilitare il lavoro di tracking eCommerce Analytics. Per non impazzire tra le impostazioni eCommerce di Analytics diventa allora importante farsi affiancare e affidarsi al parere di un esperto!

Come aumentare il tasso di conversione? 

Una volta installato il codice di monitoraggio e configurato il tutto, su Google Analytics nella sezione Conversioni > E-commerce appariranno tutte le statistiche relative al tasso di conversione.

Il tasso di conversione, o Conversion Rate, invece, rappresenta un valore numerico, espresso sotto forma di percentuale, che si ricava facendo la media matematica tra il numero totale di visite e il numero totale di conversioni. Più il numero è alto, più l’eCommerce sarà in grado di soddisfare i bisogni dei propri utenti; al contrario, un valore basso può essere sintomo di diverse criticità.

Per fornire qualche dato concreto, il tasso di conversione medio degli eCommerce in Italia si aggira attorno all’1,6%. Tra le cause principali che stanno dietro l’interruzione del customer journey abbiamo quasi sempre una scarsa UX (User Experience) o la mancanza dei prodotti desiderati.

Nella ricerca condotta dagli osservatori di Digital Innovation emergono altrettante percentuali di conversione degli eCommerce che vale la pena menzionare. Il 44% degli utenti abbandona la pagina di un eCommerce solo pochi secondi dopo averla visitata mentre l’11,7% abbandona il carrello senza completare l’acquisto. Certamente tali aliquote possono variare, anche di molto, a seconda della categoria merceologica: va da sé che un negozio online di beni di prima necessità avrà un tasso di abbandono molto più basso rispetto all’elettronica di consumo, ad esempio.

Kpi per ecommerce

I kpi di un eCommerce sono quindi  fondamentali per garantire il successo di un eCommerce!
Quali sono quindi, entrando nello specifico, le metriche più importanti? Prendiamo in analisi quelle imprescindibili, sulle quali iniziamo a fare un paio di riflessioni. 

Comportamento d’acquisto

Uno degli aspetti più importanti è sicuramente il comportamento d’acquisto.

Il grafico in questione permette di comprendere il funnel che porta gli utenti all’acquisto e ci mostra anche il momento in cui gli utenti abbandonano il processo d’acquisto. Ogni eCommerce ha un funnel di conversione differente, a seconda del rapporto che si vuole creare con i propri clienti. Gli step sono quelli descritti sopra, ma le specifiche dipendono dai prodotti e dalla tipologia di audience.

Ovviamente queste sono tutte informazioni utili dalle quali è possibile trarre le più disparate conclusioni.

Essendo precisi indicatori di dove l’utente decide di rinunciare all’acquisto, ecco alcune delle più comuni considerazioni che possono essere fatte a riguardo:

  • se dal passaggio “tutte le sessioni” a “sessioni con visualizzatore di prodotto” si perdono molti utenti: potrebbe essere difficile accedere al catalogo;
  • invece, se dal passaggio “sessioni con visualizzatore di prodotto” a “sessioni con aggiunta al carrello” si perdono utenti: potrebbe essere un problema di poca completezza di informazioni nelle schede prodotto, o un’eccessiva non disponibilità della merce;
  • e ancora, se dal passaggio “sessioni con aggiunta al carrello” a “sessioni con procedura di pagamento” si perdono utenti: potrebbe essere che, una volta arrivati al checkout, l’utente trova delle spese di spedizione troppo alte oppure metodi di pagamento che non fanno al caso suo o poca chiarezza nei campi da compilare, e così via.

Comportamento di checkout

Un altro dato interessante è il comportamento di checkout. Anche qui, una volta segnalati all’interno della sezione Amministrazione di Google Analytics gli step previsti nel sito eCommerce in fase di pagamento, il grafico mostrerà il momento esatto nel quale l’utente abbandona il sito e quindi rinuncia a finalizzare l’acquisto.

Rendimenti prodotti

Nella sezione rendimenti prodotti è possibile vedere il dato complessivo relativo alla vendita dei prodotti: questo valore può essere d’aiuto per capire quali sono i prodotti più venduti – e quindi, possono essere spinti ulteriormente con campagne dedicate – o peggio: per questi ultimi si può pensare di metterli in sconto o renderli maggiormente visibili sul sito.

Rendimento elenco prodotti

In rendimento elenco prodotti, invece, lo stesso ragionamento viene fatto non sul singolo prodotto ma sulle categorie/sottocategorie di prodotto.

“If you can not measure it, you can not improve it” diceva Lord William Thomson, la corretta selezione delle metriche e l’analisi dei dati sono il punto di partenza per poter apportare dei miglioramenti o delle modifiche seguendo un piano marketing ben definito. 

Ovviamente perché un eCommerce possa performare bene, deve basarsi su obiettivi realistici e tracciabili con regolarità: ottenere risultati tangibili richiede tempo e una competenza verticale in materia.
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