
Alcuni lo temevano già da qualche settimana, quando le prime oscillazioni in Serp facevano presagire un nuovo aggiornamento da parte di Big G. E la risposta non si è fatta attendere: il 23 settembre Google ha dato l’ufficialità: Penguin sarà parte integrante del suo algoritmo. Non ci saranno più quindi “aggiornamenti” futuri ma Penguin 4.0 agirà in tempo reale e in tutte le lingue.
Questa è la grande novità: per uscire da eventuali penalizzazioni dovute a spam link non bisognerà più attendere un passaggio di Penguin ma basterà mandare in scansione la pagina ripulita dai link “dannosi”. Perché è proprio questa la domanda principale, che ha portato orde di SEO a controllare il profilo backlink dei propri progetti nei primi giorni post rilascio: avrò impostato una strategia di link building a prova di spam?
Con il Penguin 4.0, chi implementa campagne di link building in modo massivo e innaturale potrebbe avere vita breve.
Il punto ancora da chiarire del tutto è se l’eventuale penalizzazione riguarderà tutto il sito o solamente la pagina/sezione con un profilo di backlink spam. Essendo l’algoritmo di Google “granulare”, come fanno sapere da Mountain View, servirà tempo per capire se tutto il sito verrà penalizzato o se invece l’algoritmo colpirà solo le pagine “infette”.
Inutile ricordare che quando si vuole iniziare una strategia di link building, questa deve essere concepita in modo “naturale”, partendo prima di tutto da contenuti di qualità. Acquisire link da siti esterni deve essere fatto con una cadenza periodica, su siti a tema, possibilmente verticali e autorevoli. Implementare una strategia di guest post e di Digital PR è sicuramente un ottimo strumento per aumentare la quantità dei link verso il sito che vogliamo posizionare. Ma è qui che entra in gioco la qualità: dobbiamo selezionare con cura i blog dove vogliamo inserire l’articolo e il link che rimanda al nostro sito. Se il sito/blog scelto avrà contenuti di qualità, maggiore sarà la possibilità di ottenere vantaggi in termini di autorevolezza per il nostro sito.
Ivano Di Biasi di SEOZoom ha analizzato, grazie all’osservatorio SERP della seo suite, i primi dati dopo il rilascio di Penguin 4.0.
Dalla sua analisi, è emerso che dopo alcuni giorni dove i risultati in Top 10 sono rimasti sostanzialmente invariati, l’algoritmo ha iniziato ad entrare a regime facendo registrare piccole oscillazioni che sono aumentate rispetto al periodo pre Penguin 4.0 (attività elevata, in rosso). Vedremo nelle prossime settimane se ci saranno nuove oscillazioni importanti.
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